​l progetto nasce dalla mia esperienza con Emanuele Broli alle Paralimpiadi di Vancouver nel 2010. L'idea è quella di divulgare questo sport al di fuori dell'ambiente paralimpico. Gli atleti sono persone che lavorano, si impegnano, combattono, soffrono, gareggiano, vincono e perdono.

Gli atleti prima di essere rivali sono persone che condividono la stessa esperienza. La difficoltà di realizzare questo reportage è pensare di collaborare con professionisti che si giocano il lavoro di 4 anni in pochissimi giorni. Il messaggio che vogliamo diffondere è legato all'atleta, alla persona e all'esperienza vissuta da tutti durante quelle giornate. Lo sport è una quinta che chiude e raccoglie tutti gli eventi e le emozioni di quei giorni.

Il progetto si prefigge di riuscire a raccontare in poche immagini una emozione forte, riportarla con noi in Italia e condividerla con chiunque ne abbia la voglia.